Immagina questo scenario: è giugno e sei abituati a trascorrere le estati in Italia, dove il caldo inizia a farsi sentire già a maggio. Ma quest'anno ti trovi in Scozia, circondato dalle sue dolci colline, pronto ad affrontare il classico clima imprevedibile, fresco e piovoso. Sai bene tutti i cliché che si sentono dire: "Piove sempre in Scozia!" "Lì non è una vera estate!" "Non ti abbronzerai mai!". Quando ho pianificato la West Highland Way, non vedevo l’ora di godermi proprio tutto questo.

Ora, dimentica tutto!! Questa volta è stato diverso, amici miei.

Abbiamo trascorso 7 giorni sotto un sole cocente, con temperature costantemente tra i 24 e i 26°C e nemmeno una goccia di pioggia. Riuscite a crederci? Sì, è successo davvero. In SCOZIA!

Non mentirò—è stato devastante.

Non è stato facile poi, vedere i fiumi prosciugati, il verde non così brillante come eravamo abituati a vedere in Scozia e la terra così secca da creare un polverone a ogni passo.

Ti assicuro, tra nasi scottati dal sole e vestiti inzuppati di sudore, mi sono lamentata… tantissimo.

Il Cammino

La West Highland Way si estende da Milngavie, un grazioso villaggio non lontano da Glasgow, fino a Fort William, la capitale delle Highlands scozzesi, per un totale di 154 km (96 miglia).

È senza dubbio uno dei trekking più famosi della Scozia, eppure, sorprendentemente, abbiamo incontrato solo pochi altri escursionisti lungo il percorso. Una situazione perfetta: mai troppo affollato, ma con tante occasioni per scambiare due chiacchiere, ascoltare storie affascinanti di altri viaggiatori e scoprire i modi più disparati in cui le persone affrontano il cammino.

Quello che abbiamo amato di più di questo trekking è stata la continua trasformazione del paesaggio. Si parte vicino a Glasgow, dove non mancano negozi e pub per rifocillarsi. Proseguendo lungo il Loch Lomond, la natura si fa più selvaggia, tra boschi e alture. Poi, quando si raggiungono le Highlands, tutto cambia di nuovo: solo tu, le verdi colline silenziose e un’infinità di pecore. Le montagne si stagliano all’orizzonte, ma ci sono anche dolci vallate da attraversare. Questa parte del percorso è stata senza dubbio la nostra preferita.

Ma passiamo ai dettagli pratici!

Ecco come abbiamo suddiviso il cammino:

 

Giorno 1   Milngavie - Drymen 19 km

Giorno 2   Drymen - Rowardennan 24 km

Giorno 3   Rowardennan - Inversnaid 13,5 km

Giorno 4   Inversnaid - Crianlarich 20 km

Giorno 5   Bridge of Orchy - Kingshouse 20 km

Giorno 6   Kingshouse - Kinlochleven 14,5 km

Giorno 7   Kinlochleven - Fort William 24 km

 

Qui trovi un altro modo per dividere il cammino

Mappa West Highland Way

Si parte!

Passaporto della West Highland Way

Prendiamo il treno da Glasgow a Milngavie e in meno di mezz’ora siamo arrivati. La sera prima siamo andati a letto presto,  per svegliarci freschi e carichi il giorno successivo, gustarci una colazione abbondante nel nostro B&B e partire di buon’ora per il primo giorno di trekking.

Ma prima di metterci in cammino, abbiamo deciso di prendere il nostro West Highland Way Passport. Non è obbligatorio, ovviamente, ma è un modo fantastico per tenere traccia del viaggio—e dà anche una grande soddisfazione! Ad ogni tappa raggiunta, puoi farti apporre un timbro sul passaporto, un piccolo ma bellissimo ricordo dell’avventura. Sul sito ufficiale troverai l’elenco dei punti in cui acquistarlo e quelli dove farlo timbrare.

E ora, è davvero il momento di partire!

Punto di inizio della West Highland Way a Milngavie

La nostra prima destinazione era Drymen, a 19 km da Milngavie. Il cammino è piacevole, per lo più pianeggiante, con solo qualche tratto più impegnativo. La vera fatica è verso la fine, quando il sentiero è diventa asfaltato e bisogna affrontare un tratto in salita prima di arrivare a Drymen. Quando arriviamo qui, l’eccitazione del primo giorno comincia a svanire. Non ci sono più cervi in giro (anche se pecore e mucche sono ovunque) e, dopo ore di cammino, sentiamo decisamente il peso degli zaini sulle spalle.

Almeno veniamo ricompensati con un hamburger fantastico al Clachan Inn, il pub con licenza più antico della Scozia.

La mattina successiva, ci svegliamo rigenerati. Non ci eravamo resi conto di quanto fosse fondamentale una buona notte durante un cammino! Siamo persone completamente nuove, pronte a affrontare la giornata—e Conic Hill.

Finalmente, il secondo giorno di cammino ci regala la prima vista sul Loch Lomond. Non è famoso come il Loch Ness, ma la canzone la conoscete, vero?
"By yon bonnie banks and by yon bonnie braes, where the sun shines bright on Loch Loooooomoooond..."
Ecco, proprio quel Loch Lomond!

La salita su Conic Hill è meravigliosa. Quando scorgiamo il Loch in lontananza, l’emozione è indescrivibile. Tanto che, presi dall’entusiasmo, affrontiamo la salita il più velocemente possibile. Ed è stato lì che sono iniziate le lamentele. 24°C, cielo limpido, zero vento e il sole implacabile su di noi, mentre arrancavamo in salita con gli zaini pesanti. Ma lo ammetto: ne è valsa assolutamente la pena. Dall’alto, la vista sul Loch Lomond era semplicemente mozzafiato.

Se non avete in programma di percorrere l’intera West Highland Way, questa escursione è perfetta anche da sola

Loch Lomond da Conic Hill sulla West Highalnd Way

Quel giorno, poi,  succede qualcosa di davvero speciale. Manca solo mezz’ora per raggiungere Rowardennan, la nostra destinazione del giorno. Lungo il cammino, troviamo un angolo nascosto lungo il Loch, un piccolo paradiso perfetto per un tuffo rinfrescante. Nessuno intorno, solo noi, l’acqua calma e il bosco alle spalle.

E proprio lì, seduta su una roccia, immersa nella pace del momento, mi giro e sento Marco dire:
"Non sono sicuro di riuscire a inginocchiarmi qui…"

Non capisco veramente. Poi l’ho visto. L’anello più bello, con lo smeraldo più splendente. (Per la cronaca, l’aveva nascosto in un calzino… ma ehi, lui è un elfo libero!) Non avrei potuto desiderare una proposta più perfetta.

Come se non bastasse, appena arrivati alla nostra cabin per la notte, il proprietario ci accoglie con due pinte di birra gelata. Quella sera abbiamo anche un incontro ravvicinato con un ragno gigante sul letto, ma… meglio non rovinare la magia del momento!

Rowardennan lungo la West Highland Way
Glencoe e l'anello

Con una nuova emozione in corpo, partiamo per il terzo giorno, ancora sulle sponda del Loch Lomond. Destinazione Inversnaid. Durante la pianificazione abbiamo avuto qualche difficoltà a trovare alloggio qui. A Inversnaid c'è praticamente solamente l'hotel, che era pieno, quindi abbiamo dovuto accontentarci di un alloggio un po' più in là, su Loch Arklet, aggiungendo qualche kilometro (e una bella salita) al cammino. Poco male, ceniamo in una chiesa sconsacrata (Inversnaid Bankhouse and Bistro) e la colazione nel B&B è eccezionale.

È il giorno successivo che il gioco si fa duro. Il caldo è davvero insostenibile e il sole picchia incessante sulle nostre teste. La mia caviglia destra inizia a giocare brutti scherzi, diventa una palla. Arriviamo a Inverarnan... e cediamo! Gli ultimi km fino a Crianlarich siamo costretti a farli in bus. 

Il mattino dopo, il quinto giorno, siamo ancora acciaccati e il mio scarpone destro non si chiude a causa della caviglia (che abbiamo soprannominato Brunilde). Decidiamo ancora una volta di percorrere parte del percorso con i mezzi. Prendiamo il treno a Crianlarich e approdiamo a Bridge of Orchy, da dove, dopo un Oki e tante preghiere, iniziamo la camminata. Oggi siamo senza zaino, perché passiamo la notte nello stesso posto della scorsa, a Crianlarich, quindi li abbiamo lasciati nel B&B. Non so descrivervi la leggerezza! È deciso, gli ultimi giorni li avremmo fatti senza zaino. Contattiamo Travel Lite e ci mettiamo d'accordo per le prossime tappe. Non potevamo fare scelta migliore!

Glencoe e la West Highalnd Way
La casetta bianca di Glencoe

Durante la West Highland Way, ci siamo innamorati di Crianlarich. Un piccolo villaggio, con un pub eccezionale, dove abbiamo conosciuto due ragazzi con cui abbiamo suonato e cantato, e il B&B più bello in cui siamo mai stati. Per non parlare della gentilezza di Robert, il proprietario. Con un accento decisamente scozzese, Robert ci racconta di quella volta che i pine martens (le martore), hanno fatto i cuccioli nel loro capanno. Ci fa fare un giro del suo giardino e gli alloggi che ha costruito lui, tutto da solo, per i camminatori. Ci mostra anche dov'è la lavatrice, dice che possiamo utilizzarla. Noi approfittiamo della gentilezza di Robert e ci godiamo la comodità della sua casa. 

Gli ultimi giorni sono i più belli. Attraversiamo Glen Coe, con la calma che solo un cammino può regalarti. Ci godiamo ogni momento sulla strada sterrata che passa nella vallata, osservando tutte le montagne che circondano, facendo amicizia con le pecore e apprezzando perfino la salita di The Devil's Staircase, che parte proprio da dove c'è l'iconica casetta bianca.

il punto di arrivo originale della West Highland Way

L'ultimo giorno compare davanti a noi il Ben Nevis, la montagna più alta di tutto il Regno Unito e segno che siamo quasi a Fort William. Non sapevamo in realtà che l'ultimo tratto sarebbe stato lungo, lunghissimo. Ma va bene così. 

E ce l'abbiamo fatta! Siamo arrivati a Fort William! 

Ora ci meritiamo un bel Sticky Toffee Pudding.

 

Alla prossima invasione!

Link utili

Seguire la strada è semplicissimo, il simbolo della West Highland Way è disseminato su tutto il percorso, basta seguirlo.

Non ti resta che preparare lo zaino e partire!

I segnali della West Highland Way

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