Il Connemara National Park è uno dei pochi parchi nazionali d'Irlanda. Un luogo di straordinaria e selvaggia bellezza, parte del Gaeltacht e patrimonio della cultura irlandese. Qui si parla ancora l'irlandese, e le tradizioni rimangono vive nelle comunità locali.
La capitale del Connemara: Clifden
Se vuoi esplorare il vero Connemara, quello fatto di montagne, brughiere, abbazie nascoste e coste selvagge, il punto di partenza ideale è Clifden, considerata la “capitale” non ufficiale di questa regione straordinaria. Fondata all’inizio del XIX secolo come insediamento pianificato durante il dominio britannico, Clifden è oggi una cittadina vivace e piena di personalità, con festival musicali, gallerie d’arte e pub storici.
Non tutti sanno che, a pochi passi dal centro, si trovano le rovine di Clifden Castle, un’elegante dimora neogotica costruita nel 1818 da John D'Arcy, fondatore della città. Oggi si può raggiungere il castello con una breve passeggiata panoramica tra prati e viste sull’oceano: un angolo silenzioso dove la storia incontra il paesaggio.
Da qui parte la celebre Sky Road, un anello panoramico che si snoda tra scogliere, oceano e colline, offrendo uno dei punti di vista più spettacolari dell’Irlanda occidentale. Durante il tragitto, potresti incrociare resti archeologici, antiche torri di segnalazione e vedute aperte sulle isole lontane. Un luogo ideale per chi ama la fotografia e i panorami che cambiano con la luce.
Se vuoi allontanarti ancora di più dai circuiti turistici, la Aughrus Peninsula è una meta perfetta. Selvatica, battuta dal vento e quasi disabitata, questa penisola conserva fari solitari, spiagge dimenticate e persino tombe megalitiche come il poco noto ma affascinante Knockbrack Megalithic Tomb, immerso tra muretti e campi. Un luogo che parla di un’Irlanda antichissima, rituale, misteriosa.
Kylemore Abbey: una storia d'amore
Risalendo verso nord si incontra uno dei luoghi più emblematici del Connemara: Kylemore Abbey. Costruita nel 1868 come residenza privata, fu il frutto di un gesto d’amore di Mitchell Henry, un facoltoso medico e politico inglese, per la moglie Margaret. I due si erano innamorati dell’Irlanda durante il viaggio di nozze, tanto da decidere di stabilirsi proprio qui. Mitchell divenne in seguito membro del Parlamento per la contea di Galway.
Dopo la Prima Guerra Mondiale, l’edificio fu trasformato in abbazia benedettina da un gruppo di suore fuggite dal Belgio. Oggi Kylemore è celebre non solo per la sua storia romantica e tragica, ma anche per i suoi giardini vittoriani perfettamente restaurati e per la suggestiva cappella neogotica, che merita assolutamente una visita. È uno dei luoghi più fotografati d’Irlanda — e il motivo è evidente appena ci si arriva.
Il Connemara più naturalistico
Da Kylemore, la strada conduce al Killary Harbour, l’unico fiordo d’Irlanda, una lingua d’acqua profonda incastonata tra le montagne. Durante la Seconda Guerra Mondiale, era usato come rifugio per navi mercantili, ma oggi ospita crociere tranquille tra allevamenti di cozze e cieli mutevoli.
Poco più a est si apre la vallata silenziosa del Lough Inagh, un lago solitario circondato dalle Twelve Bens, le iconiche dodici cime del Connemara. Queste montagne, dall’aspetto aspro e primordiale, offrono alcuni dei trekking più spettacolari d’Irlanda. Sono anche visibili da quasi ogni punto del parco nazionale, creando una cornice naturale maestosa e inconfondibile.
Infine, lungo la strada del ritorno, non dimenticare di fermarti al Quiet Man Bridge, il celebre ponte in pietra usato per una scena del film The Quiet Man (1952), cult di John Ford con John Wayne. Ancora oggi, il ponte attira visitatori da tutto il mondo: un piccolo monumento alla nostalgia, incastonato tra muretti e colline.
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