Se stai pensando di trasferirti in Irlanda per lavoro e vuoi avere una panoramica chiara, personalizzata e aggiornata, puoi richiedere una consulenza. Ti aiuto a orientarti tra documenti essenziali e passaggi burocratici.
Scopri come funziona la consulenza!
Negli ultimi anni, l’Irlanda è diventata una meta sempre più interessante per chi desidera trasferirsi all’estero per lavorare o vivere, soprattutto dopo le restrizioni introdotte dal Regno Unito in seguito alla Brexit.
Io stesso ho vissuto in Irlanda per due anni, a Galway, sulla costa ovest: una città vivace, accogliente e a misura d’uomo, perfetta per iniziare una nuova fase della propria vita.
Essendo parte dell’Unione Europea, l’Irlanda permette ai cittadini italiani di trasferirsi senza bisogno di visto. È sufficiente un documento d’identità valido (passaporto o carta d’identità) per entrare, studiare, lavorare e accedere ai servizi.
Per cercare lavoro, molti scelgono di trasferirsi direttamente sul posto, iniziando a inviare candidature già dai primi giorni, soprattutto nei settori dove c’è forte richiesta: customer service, sanità, IT, educazione e ristorazione.
Indice
- I costi e la qualità della vita in Irlanda
- La difficoltà principale: trovare casa
- Il sistema sanitario in Irlanda
- Opportunità lavorative
- Cosa serve per lavorare in Irlanda
-
La lingua: dimentica quello che hai studiato a scuola
- Il meteo
- Come sono visti gli italiani in Irlanda!
I costi e la qualità della vita in Irlanda
Appena inizierete a informarvi sull’Irlanda — o non appena metterete piede sull’isola — vi accorgerete che il costo della vita è in generale più alto rispetto all’Italia, soprattutto per quanto riguarda affitti, bollette e pasti fuori casa.
La città più cara è senza dubbio Dublino, seguita da Galway e Cork. Le aree rurali sono più economiche, ma trovare lavoro può risultare più complesso, a meno che non si abbiano contatti o competenze molto richieste.
Detto questo, l’Irlanda è un paese giovane e in forte espansione: l’età media nazionale è di 38 anni, ben al di sotto della media italiana. Tradizioni e cultura sono profondamente radicate e vissute con orgoglio, e le principali città offrono una vivace scena culturale, fatta di festival, concerti e iniziative locali.
Un aspetto molto apprezzato da chi si trasferisce è il buon equilibrio tra vita professionale e tempo libero. Le attività all’aria aperta sono parte integrante dello stile di vita irlandese, e le opportunità per esplorare, camminare, fare sport o semplicemente respirare il paesaggio non mancano mai.
La difficoltà principale: trovare casa
Si parla spesso di crisi immobiliare un po’ ovunque, ma credetemi: pochi posti vivono una situazione difficile quanto l’Irlanda.
Negli ultimi anni, la forte crescita economica del paese non è stata accompagnata da un adeguato sviluppo del mercato immobiliare. Il risultato? Una carenza di alloggi, soprattutto nelle città più grandi.
Molti proprietari preferiscono affittare le loro case per brevi periodi (short-term), il che rende estremamente difficile trovare una sistemazione stabile. In alcuni casi, le persone sono costrette a rinunciare a offerte di lavoro semplicemente perché non riescono a trovare una casa in cui vivere.
Ma c’è anche un lato leggermente più incoraggiante: il mercato degli affitti è molto dinamico, con un continuo ricambio. I portali più utilizzati sono Daft.ie e Rent.ie, ma è bene sapere che molti annunci ricevono centinaia di candidature e spesso non si ottiene risposta, soprattutto se si scrive dall’estero.
I miei consigli pratici per trovare casa in Irlanda:
-
Se possibile, recati sul posto per cercare casa di persona
-
Rivolgiti ad agenzie locali, anche se comportano una commissione
-
Consulta i gruppi Facebook dedicati agli affitti, ma fai attenzione alle truffe (SCAM): mai versare soldi prima di aver visto la casa e firmato un contratto
Il sistema sanitario in Irlanda
Il sistema sanitario irlandese è un mix di pubblico e privato, non troppo diverso da quello italiano: offre un buon livello di assistenza, ma presenta anche limiti legati ai tempi d’attesa e alla copertura delle spese.
Il settore pubblico è gestito dall’HSE (Health Service Executive), l’ente nazionale che coordina ospedali, cliniche e servizi ambulatoriali. È importante sapere che il sistema non è completamente gratuito: molte prestazioni prevedono una fee da pagare, come ad esempio l'accesso al pronto soccorso o le visite dal medico di famiglia, chiamato GP (General Practitioner). Esiste un’agevolazione chiamata Medical Card, che permette di ricevere molte cure gratuitamente. Viene concessa in base al reddito o ad alcune condizioni specifiche (es. famiglie numerose, studenti, lavoratori a basso reddito, persone con disabilità).
Chi non ha diritto alla Medical Card può richiedere una GP Visit Card, che copre solo le visite dal medico di base.
Le visite specialistiche e ambulatoriali sono spesso gratuite, ma le liste d’attesa possono essere lunghe, specialmente per le prime visite o per esami diagnostici.
Negli ultimi anni, l’Irlanda ha investito molto nella telemedicina, con piattaforme che permettono di consultare un medico online in giornata. Questo ha aiutato a snellire le liste di attesa e a ridurre gli accessi impropri in ospedale — una delle soluzioni più apprezzate da chi vive nelle zone meno servite.
Il sistema sanitario privato è molto sviluppato, ma dipende fortemente dalle assicurazioni sanitarie. Non sempre il privato garantisce un servizio migliore, ma può ridurre i tempi di attesa per esami e visite specialistiche. Le assicurazioni più note sono VHI, Irish Life, Laya Healthcare e Aviva, e molte aziende offrono una copertura come benefit per i dipendenti.
L’Irlanda offre a tutta la popolazione i tre principali programmi di screening preventivo, completamente gratuiti, mammografia (BreastCheck), Pap test (CervicalCheck) e screening del colon-retto (BowelScreen)
Partecipare è semplice: si riceve un invito per posta, e si può prenotare in autonomia presso strutture accreditate.
Opportunità lavorative
L’Irlanda è una delle mete più dinamiche in Europa per chi cerca opportunità lavorative, grazie alla presenza di numerose multinazionali come Google, Meta, Apple, Pfizer e molte altre. I settori più attivi sono la tecnologia, la farmaceutica, il customer service e la sanità.
Un esempio emblematico è Westport, una piccola cittadina nella contea di Mayo con meno di 7.000 abitanti, dove si produce tossina botulinica per uso medico ed estetico destinata al mercato globale.
In generale, l’offerta di lavoro è ampia, soprattutto per chi ha competenze qualificate e una buona conoscenza della lingua inglese.
Per i professionisti della salute — come medici, infermieri, fisioterapisti o logopedisti — è necessario ottenere il riconoscimento del proprio titolo di studio da parte degli enti competenti in Irlanda. Questo processo può richiedere tempo, quindi è consigliabile informarsi e iniziare la procedura il prima possibile.
Cosa serve per lavorare in Irlanda
- PPS Number: è come il nostro codice fiscale. Può essere richiesto solo da chi si è già trasferito in Irlanda oppure ha un contratto di lavoro in Irlanda. È necessario per iniziare a lavorare legalmente, accedere ai servizi pubblici e iscriversi al sistema sanitario. Si può fare richiesta online, ma spesso è il tuo datore di lavoro che ti aiuta ad ottenerlo.
- Bank Account: quando inizi a lavorare in Irlanda è fondamentale aprire un conto corrente con una banca irlandese (le principali sono AIB e BOI). La procedura è davvero molto semplice e può anche essere fatta online in 10 minuti.
- GP: General Practitioner (ovvero il medico di famiglia). È una buona idea avere un medico di riferimento quando ci si trasferisce in Irlanda. Tuttavia, ottenere un GP assegnato può richiedere tempo dato che le liste di attese sono lunghe. Esiste comunque, come in Italia, un programma di continuità assistenziale grazie ai GP out of hours (la nostra guardia medica), a cui ci si può rivolgere per qualsiasi problema medico. Ricorda comunque che sia una visita dal tuo GP che dal GP out of hours richiede sempre il pagamento di una fee.
La lingua: dimentica quello che hai studiato a scuola
Avete presente l’inglese che vi insegnano a scuola? Quello dalla pronuncia "perfetta", un po’ da dizionario, che sentite nelle serie in costume tipo Bridgerton? Ecco, dimenticatelo.
In Irlanda si parla un inglese con un accento tutto suo, ricco di sfumature regionali, inflessioni locali e, talvolta, parole proprie. Alcune delle regole o pronunce che avete imparato negli anni… qui semplicemente non si usano.
All’inizio può spiazzare, soprattutto se non avete mai avuto a che fare con l’inglese parlato fuori dall’ambito scolastico. Ma niente panico: dopo qualche settimana di esposizione, l’orecchio si abitua, e vi sembrerà che quello irlandese sia l’inglese più autentico. Detto questo, vi avviso: capire un anziano che viene da Kerry può rimanere una sfida anche dopo mesi!
Il meteo
Chiunque abbia pensato, anche solo per un momento, di trasferirsi in Irlanda si sarà scontrato con uno dei pregiudizi più forti sull’isola: il meteo.
Pioggia, cielo grigio, vento costante — è questa l’immagine che spesso si ha, ed è vero che il clima irlandese è diverso da quello mediterraneo, ma questo non significa che sia invivibile. Anzi. L’Irlanda ha un clima mite tutto l’anno: gli inverni sono freddi ma raramente gelidi, le estati luminose e mai torride. In molte zone, le giornate di sole sono più frequenti di quanto si creda (specialmente nella parte ovest, che regala tramonti spettacolari). Quando piove, spesso si tratta di una pioggerellina leggera, intermittente, che non ferma davvero nessuno: dimenticate i temporali estivi violenti.
Il vero cambiamento è nell’approccio alla vita quotidiana: in Irlanda si esce comunque, sempre, con qualsiasi tempo. Il meteo non è un ostacolo, ma una cornice mutevole: si cammina, si fa sport, si va al pub, si esplorano spiagge e sentieri anche sotto la pioggia. E quando spunta il sole, tutto si accende — i colori, i paesaggi, l’umore.
Quindi sì, portatevi un buon impermeabile… ma anche la voglia di vivere l’Irlanda all’aria aperta, in ogni stagione.
Come sono visti gli italiani in Irlanda?
Spesso mi viene fatta la domanda: come come siamo visti noi italiani in Irlanda? La verità è che in Irlanda l'ambiente è talmente internazionale che non hanno particolari giudizi su di noi. Di certo, come in ogni parte del mondo, sono divertiti dal nostro accento e spesso sono loro a chiedere a noi "ma perché ti sei trasferito qui in Irlanda?", "non si sta meglio in Italia con il vostro sole e le vostre spiagge?". E chi glielo spiega che in Italia non si sta in vacanza 365 giorni all'anno?
Per mia esperienza personale, non ho mai avuto problemi, né in ambiente di lavoro né fuori. La cosa importante è ovviamente lavorare duro. Soprattutto in certi ambiti, come quello medico, l'approccio è abbastanza diverso e noi dobbiamo adattarci. Ma se si lavora sodo, non si avranno davvero problemi e loro apprezzeranno tantissimo il fatto che abbiamo lasciato l'Italia per trasferirci e lavorare in Irlanda.
In generale, gli irlandesi sono molto aperti e non avrete problemi a crearvi una cerchia di amici.
Guarda qui la mia intervista sulla mia esperienza da medico in Irlanda!
Lo sai che posso aiutarti anche ad trasferirti in Irlanda come medico?
Se questo articolo ti è stato utile, lasciami una recensione!
Richiedi una consulenza personalizzata!
Presentati con una email a info@thelastinvaders.com presentandoti, così possiamo fissare subito una consulenza personalizzata.
È arrivato il momento di una nuova avventura!